SIRACUSA. E' stato messo in sicurezza, nell'apposito hangar refrigerato realizzato sul pontile Marina Militare di Melilli, il barcone carico di migranti naufragato il 18 aprile del 2015 nel Canale di Sicilia e recuperato nei giorni scorsi nell'ambito di un'operazione disposta dalla presidenza del consiglio dei ministri, e coordinata dal ministero della Difesa attraverso la Marina militare.
Esperti dei vigili del fuoco hanno 'stabilizzato' il ponte del relitto e recuperato i primi corpi che erano nella parte 'alta' del peschereccio, circa una trentina. Nell'hangar, per motivi di sicurezza, si alternano al lavoro, 24 ore su 24, squadre dei vigili del fuoco ogni trenta minuti. Con delle telecamere telescopiche è stata fatta una ricognizione della stiva del barcone, dove si trovano, secondo stime della marina militare, tra i 250 e i 300 corpi.
Il prossimo intervento sarà la realizzazione di 'taglio' in una parete laterale del peschereccio per permettere ai vigili del fuoco di entrare all'interno e estrarre le salme, che saranno poi sottoposte ad autopsia e a prelievi del Dna per la loro identificazione. Nella 'cittadella' realizzata nel porto del Siracusano lavorano ogni giorno circa 150 persone.
Il relitto è stato prelevato dal fondo del mare Mediterraneo a una profondità di circa 400 metri dalla nave Ievoli Ivory. Il recupero, è stato coordinato dalla marina militare su disposizione del ministero della Difesa.
Caricamento commenti
Commenta la notizia