SIRACUSA. Sono già 59 gli arresti compiuti dall’inizio dell’anno dai carabinieri che hanno imposto un giro di vite ai furti nelle aziende agricole. Ma nel conto ci sono anche 11 denunciati così come il recupero della refurtiva, infatti, dai dati forniti dal comando provinciale di viale Tica, sono stati restituiti ai proprietari delle imprese 11 mila chili di prodotti ortofrutticoli nonché due macchine agricole ed oltre 300 chili di materiale ferroso.
Una attività di controllo, disposta dal comando provinciale dell’Arma, ed intensificata dopo l’allarme lanciato dai rappresentanti provinciali dell’Unione degli Agricoltori e di Confagricoltura.
Gli ultimi due arresti proprio nella serata di venerdì. I militari della stazione di Cassibile, al comando del maresciallo Corrado Lupo, hanno fermato altri due presunti ladri, in particolare due donne, Carmela Brundo, 51 anni, e Sebastiana Manuele, 59 anni, entrambe residenti a Canicattini Bagni, che, secondo la ricostruzione dell’accusa, dopo aver danneggiato la recinzione si sono introdotte in un appezzamento di terreno per rubare una notevole quantità di pomodori.
«Per contrastare questo annoso fenomeno – spiega il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Luigi Grasso - che rischia di penalizzare un settore nevralgico e già potenzialmente esposto a diverse ed endemiche situazioni negative, è necessario agire con estrema risolutezza mettendo in campo strategie innovative di intervento. Continueremo convinti nell’azione intrapresa – conclude il comandante provinciale dei carabinieri - che sta fornendo positivi riscontri, sia in termini di prevenzione che di contrasto».
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