AVOLA. Sequestro preventivo per un chiosco -bar del lungomare "Pantanello" di via Aldo Moro. Lo hanno effettuato gli agenti del Commissariato di polizia diretto da Fabio Aurilio, su disposizione del sostituto procuratore della Repubblica di Siracusa Marco Di Mauro. Per i reati contestati sono stati emessi tre avvisi di garanzia nei confronti del gestore del chiosco, del tecnico professionista che ha redatto la pratica al Comune e ai diversi enti pubblici di competenza, e nei confronti di un funzionario del Comune responsabile del settore commercio. A tutti a vario titolo vengono contestati i reati di abuso edilizio e falsità ideologica commessa in atto pubblico in concorso. L'attività di indagine della polizia che ha portato ieri al sequestro preventivo del chiosco -bar del lungomare sarebbe durata molti mesi, conclusa poi nel novembre scorso. Secondo la magistratura e la polizia, le dimensioni perimetrali dell' area commerciale non rispetterebbero i parametri del regolamento che fissa il massimo in 26 metri quadrati, anziché i 55 accertati. Inoltre la documentazione e autocertificazione presentata ai fini di ottenere le autorizzazioni per l' apertura dell' attività, secondo gli inquirenti, non erano regolari. Al termine dell' operazione di sequestro del chiosco, ieri pomeriggio, è stato illegale di fiducia del gestore, l' avvocato Nino Campisi, a dichiarare che"già martedì presenteremo il ricorso per il dissequestro dell' attività commerciale avanti al Tribunale del Riesame ritenendo infondato il sequestro per mancanza di presupposti di legge". Lo stesso legale ha precisato anche che "il gestore del chiosco attualmente è affittuario dell' attività avendo firmato un contratto con la proprietaria in forma di cessione d' azienda con patto di riscatto". A. DA.