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Avola Antica, dopo 5 anni torna la Guardia medica

SIRACUSA. Nella frazione montana di Avola Antica sarà attivato finalmente nel periodo estivo e fino a metà settembre il servizio di primo soccorso sanitario della Guardia medica.

Si tratta di un importante e spesso prioritario servizio sanitario sia per i residenti stabili e le utenze estive, che per i tanti turisti che soprattutto nel periodo estivo raggiungono e visitano la zona dei laghetti di Cavagrande del Cassibile.
Un servizio sanitario, per la verità, che ad Avola Antica mancava da circa cinque anni, dopo che le precedenti direzioni sanitarie dell' Asp di Siracusa hanno ritenuto essere non di priorità l' istituzione del posto di guardia medica.

Quest' anno la richiesta avanzata dal sindaco Cannata è stata accolta dalla direzione sanitaria dell' Asp, che ha tenuto conto delle motivazioni presentate dall' amministrazione avolese per l' istituzione del servizio sanitario nella zona montana. Con Cannata che si ritiene soddisfatto dell' accoglimento della richiesta per l' attivazione del servizio di Guardia medica ad Avola Antica, ritenuta necessaria per la numerosa presenza di Avolesi e molti turisti. "Questo servizio sarà allocato presso la struttura dell' info-point turistico "Le Cupole" da noi realizzato grazie ai fondi europei ottenuti, ubicato all' interno del residence di Avola Antica - spiega Cannata -. Sarà dunque garantito il diritto alla salute in una zona del territorio provinciale che nel periodo estivo conta oltre di 2.500 persone residenti. Chiaramente è il frutto di una collaborazione con la direzione generale dell' Asp che non può che vedere la naturale attuazione ormai a breve del piano di ri funzionalizzazione dell' ospedale unico Avola-Noto.

" Ed in merito ancora al sospeso piano di rifunzionalizzazione dei due ospedali della zona Sud, Cannata non manca di ricordare e ricordare che, "la zona Sud della provincia di Siracusa merita una sanità di qualità a tutela dell' individuo e a garanzia del diritto alle prestazioni sanitarie che non possono essere oggetto di campagne elettorali o campanilistiche. Siamo certi pertanto che la condivisione degli obbiettivi sanitari porteranno alla soluzione per l' apertura del servizio di rianimazione al Di Maria, oltre che al rispetto del piano ospedaliero approvato dai sindaci e alla correzione di errori nella pubblicazione e approvazione da parte della Regione degli atti soprattutto in riferimento al personale medico del reparto di ortopedia." A. DA. 

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