NOTO. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è in visita ufficiale a Noto (Siracusa), accompagnato dal ministro dei Beni e le attività Culturali Dario Franceschini, a 20 anni dal crollo di gran parte della cupola della Cattedrale del 'Giardino di pietra', avvenuto nella notte tra il 13 e il 14 marzo del 1996. A riceverlo ai piedi della scalinata che porta al sagrato il sindaco Corrado Bonfanti. L'arrivo del Capo dello Stato è stato salutato calorosamente da centinaia di studenti al grido di "presidente, presidente...". Ad accogliere il capo dello Stato anche il prefetto di Siracusa Armando Gradone, il presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta, ed il vescovo di Noto, monsignor Antonio Staglianò. "E' un posto straordinariamente bello. E' stata una grande opera quella di restauro e ripristino della maestosità del duomo. Ed e' davvero una grande realizzazione ed e' un segno di positiva energie che la Sicilia esprime, che il nostro Paese può esprimere". Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella dopo una visita nella Cattedrale di Noto a 20 anni dal crollo di gran parte della cupola della chiesa del 'Giardino di pietra'. "E' una segno della sua tradizione culturale - ha aggiunto il capo dello Stato - della sua capacità di riscatto nel reagire ad un disastro come quello del crollo con una capacita' di progettazione artistica e culturale straordinaria". "Questa Città è una delle più importanti Italia e del mondo per il suo patrimonio culturale e rappresenta una Sicilia dove la cultura, il patrimonio storico ambientale culturale è tra i più grandi del mondo", ha detto il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, a margine della visita alla Cattedrale di Noto, a 20 anni dal crollo, del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accompagnato dal ministro Dario Franceschini. "Un'immagine che purtroppo - ha aggiunto il governatore - spesso non viene veicolata a livello nazionale ed internazionale. Anche se i segnali turistici ci danno idea che qualcosa sta cambiando. Questa Cattedrale che ho visto quando era stata colpita dal terremoto e adesso la vedo in tutta la sua bellezza è una cosa che ci inorgoglisce. E ci inorgoglisce - ha concluso Crocetta - che il Capo dello Stato senta il bisogno di essere nella sua Sicilia a visitare uno dei luoghi più incantevoli della Sicilia". "La ricostruzione della Cattedrale è stata un''opera compiuta' del nostro Mezzogiorno perché effettuata nei tempi e nei modi propri di una cura adeguata. Per questo la pensiamo simbolica di una più ampia ricostruzione, che fa pensare a possibili cammini di liberazione per il nostro Sud". Lo afferma il vescovo di Noto, Antonio Staglianò, in un messaggio al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per la visita alla Cattedrale a 20 anni dal crollo della cupola, ringraziando chi "ha contribuito in molti modi alla ricostruzione". "Nell'odierna 'consegna' della Cattedrale - aggiunge mons. Staglianò - colgo un triplice significato: c'è un modo di essere Stato e di essere Chiesa maturato nella nostra storia come una grande opportunità di crescita del Paese; c'è un segno di bellezza, incastonata in un prezioso poliedro di virtù; c'è un motivo di speranza per il nostro Sud". "Celebriamo oggi - osserva il vescovo di Noto - il migliore Sud che alza la testa, si mette insieme, coltiva speranza, accoglie i migranti: li accogliamo a casa nostra rispondendo all'appello di papa Francesco, offrendo un presidio di legalità. Grazie Presidente, per la sua presenza che incoraggia questi cammini". Mons. Staglianò è conscio che "restano certo gravi i problemi, a iniziare da quello drammatico della disoccupazione, ma - sottolinea - li vogliamo affrontare con quella lucidità e lungimiranza che la bellezza dei monumenti e della vita alimenta. Con la capacità di visione di un figlio di questa terra, Giorgio La Pira, che pensava il Mediterraneo come il nuovo lago di Tiberiade e che - conclude il vescovo di Noto - ricordava come pane, casa, lavoro sono priorità evangeliche oltre che umane e civiche, stelle polari della nostra Costituzione". "E' una grande prova dell'Italia che ha un grande passato ma anche un grande futuro. C'e' arte contemporanea mescolato al barocco. Veramente una grande prova per il Sud e la Sicilia". Lo ha affermato il ministro ai Beni culturali, Dario Franceschini, dopo avere visitato, assieme al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la Cattedrale di Noto a 20 anni dal crollo della cupola della chiesa del 'Giardino di pietra' giudicato dall'Unesco patrimonio dell'umanità. Il crollo interessò anche la navata centrale e quella destra e alcuni piloni. La chiesa, monumento simbolo dell'arte barocca in città e del Val di Noto, è stata riaperta al culto nel 2007 dopo anni di scavi per recuperare migliaia di pietre. La complessa ricostruzione avvenne coniugando antiche tecniche di costruzione e moderne tecnologie sviluppate nel campo dell'ingegneria antisismica. Il 13 febbraio del 2011 furono inaugurati gli affreschi della cupola, realizzati da Oleg Supereko, e le vetrate a tamburo, di Francesco Mori. La Cattedrale fa parte del 'Giardino di pietra', un insieme di monumenti di Noto realizzati usando l'arenaria nissena e palazzolese, per mantenere intatto il fascino e la bellezza di un Barocco, quello del Val di Noto, conosciuto in tutto il mondo e protetto dall'Unesco come Bene patrimonio dell'umanità.