SIRACUSA. Sono stati trasmessi ieri mattina dalla cancelleria del gip del tribunale a quella della Corte d'Assise gli atti del fascicolo relativo all'uccisione di Eligia Ardita, l'infermiera di 36 anni all'ottavo mese di gravidanza assassinata assieme alla piccina che portava in grembo a cui è stato dato il nome di Giulia al culmine di un litigio nel loro appartamento di via Calatabiano la sera del 19 gennaio dello scorso anno dal marito, l'ex guardia giurata Christian Leonardi, 41 anni, reo confesso del delitto, in carcere da settembre 2015.
L'avvio del processo con rito ordinario è stato fissato per il 14 aprile prossimo. La trasmissione degli atti è conseguente alla scadenza del termine ultimo concesso all'imputato dalla legge di potere avvalersi di riti alternativi in sede di udienza preliminare a fronte di un'istanza presentata lo scorso gennaio dal procuratore aggiunto Fabio Scavone e dal sostituto Magda Guarnaccia, titolari dell'inchiesta giudiziaria, di "saltare" la fase davanti al gip per andare direttamente a giudizio in Corte d'Assise. Sono state così sgomberate le voci incontrollate, e non coperte da alcuna ufficialità, che erano circolate nelle ultime settimane di un ricorso di Christian Leonardi al giudizio abbreviato, rito alternativo che prevede il processo unicamente sulla base degli atti acquisiti nella fase delle indagini, quindi senza l'escussione di testimoni, e in caso di condanna l'applicazione dello sconto di un terzo sull'intero importo della pena.
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