SIRACUSA. «Le autorità maltesi stanno tenendo un atteggiamento fuori dalle convenzioni internazionali». È l' accusa lanciata da Giuseppe Bottaro, amministratore unico della «Jonio pesca società cooperativa» di Siracusa e armatore del motopesca Mariella. L' imbarcazione dallo scorso 9 dicembre è sotto sequestro a La Valletta e Bottaro chiama in causa «il governo italiano perché consenta il rientro in Italia del motopesca e di tutto il personale che si trova a bordo».
«La vicenda è seguita da vicino dal comando generale a Roma - ha spiegato Ernesto Cataldi, comandante in seconda della Capitaneria di porto di Siracusa -. I componenti dell' equipaggio a bordo del motopesca sono quattro». Dalla Capitaneria di porto han no fatto sapere anche che le autorità maltesi avrebbero fermato l' imbarcazione perché i componenti dell' equipaggio sarebbero accusati di aver pescato nelle acque maltesi senza avere alcun tipo di autorizzazione. Diversa è invece la versione della vicenda data dall' armatore del «Mariella».
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