SIRACUSA. È stata aperta un’inchiesta dalla magistratura sulla morte in cella, nel penitenziario di contrada Cavadonna, di un senegalese di 29 anni. La vittima era stata fermata il 5 dicembre, insieme ad un altro straniero, un gambiano di 25 anni, dal Gruppo interforze della Procura, con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
In sostanza, secondo gli inquirenti quei due erano gli scafisti del gruppo di 456 migranti sbarcato quel giorno al porto commerciale di Augusta. Ad intercettarli, al largo del Canale di Sicilia, era stata una nave della Guardia costiera, poi le testimonianze degli stranieri avrebbero consentito alle forze dell’ordine di chiudere il cerchio attorno agli indagati. Il senegalese, da una prima ricostruzione, non era solo nella sua cella, ci sarebbero state delle altre persone, poi, qualcuno avrebbe dato l’allarme agli agenti della polizia penitenziaria.
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