SIRACUSA. È morto per cause naturali il bimbo nigeriano di appena tre mesi deceduto nella notte tra il 18 ed il 19 dicembre nel centro di accoglienza per stranieri «Le Zagare», a Città Giardino. Il medico legale, incaricato dalla Procura di eseguire l’autopsia sul corpicino senza vita, ha escluso violenze ai danni della vittima, che dormiva in un lettino a poca distanza dalla madre, ancora sotto choc per la perdita del figlio. L’inchiesta era stata aperta dopo la scoperta della morte del bimbo, nato in Italia a settembre, da parte della donna, che aveva subito avvertito il personale della struttura. E proprio da qui, infatti, era partita la telefonata al 118 per la richiesta dei soccorsi. I primi ad arrivare sul posto sono stati gli agenti della Squadra mobile che, nell’immediatezza, hanno ascoltato 5 persone, tra cui la madre del piccolo ed alcuni migranti, che dormivano nella stessa stanza, ma sarebbe quasi subito emersa l’ipotesi accidentale. Del resto, lo stesso medico legale che ha eseguito l’autopsia, aveva compiuto nelle ore successive alla morte, l’ispezione cadaverica che aveva indicato nel rigurgito come una ragione scatenante del decesso del piccolo nigeriano. Solo che erano sorti dei dubbi per via della presenza di sangue all’altezza della bocca della vittima.