PRIOLO. Due ore di volantinaggio e portinerie presidiate ieri mattina all'ingresso degli stabilimenti della «Versalis» di Priolo. Sono tornati in strada i lavoratori dell'azienda chimica dell'«Eni» che protestano contro il piano di cessione di una quota del proprio ramo chimico ad un fondo di investimento americano. Un'operazione che è ormai in fase avanzata e su cui il Governo intende fare chiarezza già nella riunione convocata per il 12 gennaio al ministero dello Sviluppo economico. Ma intanto le mobilitazioni a Priolo proseguono. Ieri le segreterie provinciali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil hanno promosso un volantinaggio davanti i varchi di acecsso degli stabilimenti di Versalis e lungo l'ex statale 114, incassando anche il sostegno degli operai dell'indotto. «Una protesta che non si ferma qui - ha spiegato il segretario provinciale della Filctem, Mario Rizzuti - contestiamo il piano di vendita del 70 per cento delle quote di Versalis che si attesta in un miliardo di euro al fondo di investimento statunitense ”Sk Capital”. A rischio c'è il completamento del piano di investimenti già avviato da oltre due anni e le prospettive dei cinquecento dipendenti del sito di Priolo».