SIRACUSA. Undici condanne a complessivi 96 anni di reclusione ed un'assoluzione sono state chieste dal pubblico ministero della Procura distrettuale antimafia Andrea Ursino a conclusione della requisitoria pronunciata ieri mattina in tribunale al processo denominato «Knock out» scaturito dall'omonima operazione antimafia condotta dai carabinieri l'8 maggio 2013 nella frazione di Cassibile.
La pena più severa - 20 anni di carcere - è stata sollecitata per Antonino Linguanti, indicato dalla pubblica accusa a capo di una presunta organizzazione mafiosa che a Cassibile avrebbe monopolizzato i principali traffici illeciti, dal traffico dell droga alle estorsioni ed il gioco d'azzardo. Di poco inferiore - 14 anni di reclusione - la pena richiesta per Salvatore Galiffi che, stando alla ricostruzione accusatoria, avrebbe avuto un ruolo di primissimo piano in seno all'organizzazione per la gestione del traffico delle sostanze stupefacenti.
Accanto a quest'ultimo spicca la figura di Giuseppe Floriddia, per il quale il pubblico ministero ha chiesto una condanna a 13 anni di carcere, che secondo l'accusa avrebbe partecipato alla gestione del traffico della droga. Ed ancora una condanna a 10 anni di reclusione ciascuno è stata richiesta per l'ex pugile Salvatore Battaglia e Antonino Fabio, una pena di 7 anni di carcere è stata sollecitata per Leonardo Vicario, 5 anni e mezzo di reclusione per Giuseppe Olanda, 5 anni di carcere ciascuno la pena richiesta per Giuseppe D'Alterio, Alessio Fronterrè, Massimo Galiffi, ed infine una condanna a 1 anno e mezzo di reclusione per Duccio Morale. Una sola l'assoluzione invocata dal rappresentante della Procura distrettuale antimafia e riguarda la posizione di Alexei Katazei per il quale il dibattimento non avrebbe fornito alcun riscontro alle ipotesi accusatorie.
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