SIRACUSA. C’è una traccia, repertata dai carabinieri del «Ris» di Messina, nella camera da letto di Eligia Ardita, l’infermiera di 35 anni morta il 19 gennaio nel suo appartamento in via Calatabiano.
Un indizio, già evidenziato con una targhetta, su un ripiano dell’armadio dove c’erano i vestiti della donna, tra cui quel maglione che, secondo la ricostruzione dei familiari, il marito le avrebbe fatto indossare dopo averla uccisa. In effetti, anche nella testimonianza fornita ai magistrati ed ai carabinieri, Christian Leonardi, in carcere da oltre 3 mesi con l’accusa di omicidio volontario, avrebbe ammesso di aver cambiato gli indumenti della moglie per cercare di cancellare le prove della sua aggressione culminata con il decesso della coniuge e della figlia di 8 mesi che aveva in grembo.
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