SIRACUSA. Liste di attesa troppo lunghe per fare un esame come la gastroscopia e la colonscopia: si arriverebbe persino ad attendere un anno sia all’ospedale «Umberto I» in città ma anche negli altri presidi sanitari della provincia. A denunciarlo è l'ex deputato regionale Pippo Gianni, che ha ricevuto alcune segnalazioni da parte di pazienti che dovevano prenotare alcuni esami specialistici nelle strutture dell’Asp.
A non funzionare, secondo Gianni, è l'organizzazione dei servizi sanitari in provincia, con ”troppe spese inutili e pochi investimenti” per incrementare il personale necessario nei reparti. «Va riorganizzato - osserva Pippo Gianni - il sistema dei servizi, mi riferisco all'endoscopia, all'ecografia, ai diversi tipi di esami del sangue, incrementando il personale disponibile, perché se la gente si ammala va curata e non bisogna farla andare in altre province, aumentando le migrazioni sanitarie».
Un sistema che ”zoppica” quindi secondo l'ex deputato e che andrebbe migliorato a sostegno del personale medico e infermieristico delle varie strutture.
E punta l’indice contro i vertici dell’Asp. «Anziché spendere soldi per fare lo spartitraffico all'ospedale Rizza - sottolinea Gianni - è necessario aumentare i medici e soprattutto utilizzare il personale in servizio negli ospedali di Augusta o Lentini, professionisti qualificati che già ci sono, invece di chiamare specialisti che vengono da fuori. C'è un aumento di tumori e quindi è necessario fare prevenzione. Ma per fare questo, quindi, bisogna mettere a sistema questi servizi e ridurre così le liste di attesa».
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