SIRACUSA. «Per almeno tre ore non abbiamo potuto lavorare e siamo stati penalizzati dall’ordinanza di chiusura del cimitero decisa dal sindaco per l’allerta meteo». A protestare è uno dei fiorai che operano all’ingresso dell’area cimiteriale di contrada Fusco, Paolo La Mesa che ieri mattina, insieme ad altri addetti alla vendita di fiori ed a decine di cittadini, ha anche «occupato» per pochi minuti il tratto della Strada statale 124 per dire di «no» all’ordinanza di chiusura nel giorno della commemorazione dei defunti.
«Le previsioni per una presunta allerta meteo si sono rivelate non fondate – ha detto La Mesa –. Attendevamo questa giornata per poterci risollevare da una crisi che dura da tempo e adesso ci chiediamo chi pagherà per questi disagi». I cancelli del cimitero sono stati aperti intorno alle 10 su disposizione del sindaco Giancarlo Garozzo ed a presidiare l’accesso c’erano le pattuglie dei vigili urbani. Ma, pure quest’anno, nelle zone adibite a parcheggio sono ritornati puntuali i posteggiatori abusivi. Sulla decisione di proclamare lo stato di allerta, è, intanto, polemica aperta. Ieri il sindaco su un social network «ha chiesto con forza alla Regione maggiore attenzione nel diramare gli allerta meteo. Dall’inizio dell’anno la Protezione civile regionale ha diramato circa 80 allerte meteo, con codici che vanno dal giallo al rosso, la stragrande maggioranza di queste “farlocche”.
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