SIRACUSA. «Non c'è alcun interesse da parte della politica nazionale e regionale per far risollevare la provincia». La denuncia è di uno degli operai edili, Sebastiano Arcidiacono, presente alla manifestazione di ieri mattina organizzata dalle segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil a largo XXV Luglio, per chiedere ai Governi nazionale e regionale interventi sul lavoro e investimenti.
In piazza operai, dipendenti del pubblico impiego, del terziario, forestali, addetti alla formazione professionale ma anche studenti e pensionati. Una presenza ampia che, secondo i sindacati, si è attestata in 3 mila unità. «Ho perso il lavoro da alcuni mesi nella zona industriale - ha spiegato Arcidiacono - sono diminuiti gli investimenti ed ora sono a casa. A 55 anni e con due figli a carico sono senza alcun reddito». Sul palco si sono alternati i segretari di Cgil, Cisl e Uil, Paolo Zappulla, Paolo Sanzaro e Stefano Munafò, che hanno preceduto l'intervento in chiusura del segretario regionale della Uil, Claudio Barone. «Si sfiorano i 100 mila disoccupati - ha spiegato il segretario della Cgil - la formazione, i forestali, gli edili, i metalmeccanici, i precari, i dipendenti delle ex Province, attendono risposte perché la crisi non può essere aggravata dall'immobilismo di certa politica». Critica l'analisi del segretario della Cisl, Paolo Sanzaro sul governo regionale.
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