SIRACUSA. È uno dei reparti maggiormente esposti dell'ospedale «Umberto I» e spesso al centro delle polemiche: ma per fronteggiare all'alto numero di accessi il Pronto soccorso del presidio di via Testaferrata aumenta i servizi. Operative le sei postazioni dell'«Obi», l'osservazione breve per i pazienti che vengono controllati dalle 6 alle 24 ore.
In particolare si tratta di quegli utenti che presentano alcuni sintomi precisi, come ad esempio dolori al petto, che possono essere indicativi di un infarto in corso, e che quindi vanno osservati in un preciso arco di tempo, con prelievi, esami e approfondimenti, per stabilire poi se è necessario il ricovero in un reparto o se le condizioni cliniche sono giudicate stabili e quindi è ipotizzabile che il paziente possa tornare a casa. A queste sei postazioni, che sono state ricavate all'interno del Pronto soccorso, in quelle che erano le stanze del direttore e dei medici, si aggiungono i sei posti letto della medicina d'urgenza, a vocazione ”semi intensiva” dove il paziente può stare fino a tre giorni. In questa zona, come spiega il responsabile del Pronto soccorso, Carlo Candiano, vanno i malati che sono troppo instabili per andare nei reparti di degenza e quindi è necessario stabilizzarne il quadro clinico.
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