SIRACUSA. Avevano già messo le mani su circa 200 chili di rame conservati nell’ex concessionaria di auto «Renault», in contrada Targia. Un lavoro ben fatto, costato qualche ora di fatica, ma a far saltare il piano sono stati i carabinieri della stazione di Belvedere che hanno prima bloccato e poi arrestato Salvatore Ribera, 36 anni, e Antonio Nicosia, 24 anni, entrambi con precedenti penali, residenti a Priolo.
Sono accusati di tentato furto aggravato ma sono stati accompagnati nelle rispettive abitazioni, ai domiciliari, e nelle prossime ore si presenteranno, accompagnati dai loro avvocati, al palazzo di giustizia per l’udienza di convalida dei provvedimenti restrittivi. Il gip del tribunale deciderà se dare credito alle ricostruzioni dei militari che, comunque, ritengono abbastanza solidi gli elementi raccolti nei confronti dei presunti ladri. Per arrivare fin li, avrebbero usato un ciclomotore ed una moto ape che hanno parcheggiato a due passi dall’ex stazione ferroviaria di Targia: un luogo scelto non a caso, perché ci sarebbe un sentiero, immerso nella vegetazione, che conduce all’ex concessionaria Renault. In effetti, per entrare nei locali, i due indagati, secondo quanto spiegato dai carabinieri del comando provinciale, avrebbero creato un buco nella rete di recinzione. Un gioco da ragazzi per quei due che si sono poi diretti nella struttura, ancora ricca di rame nonostante l’attività imprenditoriale si sia conclusa da un pezzo.
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