Siracusa

Domenica 05 Maggio 2024

Augusta, coro di no contro il centro d'identificazione dei migranti

AUGUSTA. "Realizzare un "hotspot", ovvero un centro permanente per l'identificazione dei migranti all'interno del porto commerciale di Augusta è incompatibile con la pianificazione strutturale della rada megarese e con il suo sviluppo". È quanto hanno ribadito il comitato portuale durante l'ultima recente riunione e il commissario dell'Autorità portuale, Alberto Cozzo dopo la richiesta del nulla osta a realizzare l'opera avanzata al ministero delle Infrastrutture da parte del prefetto Mario Morcone, capo del dipartimento Immigrazione del ministero dell'Interno, che nei mesi scorsi aveva anche visitato il porto e la tendopoli della Protezione civile allestita per la prima accoglienza dei migranti. Pur fatti salvi i doveri di accoglienza sia il comitato che il commissario hanno assunto una posizione comune esprimendo, anche in una lettera inviata dal commissario al ministero delle Infrastrutture, forti dubbi e perplessità sull'ipotesi che all'interno del perimetro della rada possa nascere uno dei sei centri di identificazione permanenti in Italia, che il ministero dell'Interno intende realizzare da qui a breve. Per il comitato e per Cozzo, che ha suggerito di spostare l'"hotspot" fuori dal porto, nella zona ex Asi, ad esempio dove ci sono tanti capannoni dismessi e non utilizzati, sarebbe infatti un controsenso che da un lato la Comunità europea finanzia importanti e multimilionari interventi di adeguamento delle banchine per le attività di sviluppo commerciali mentre dall'altro alcune di queste banchine vengono utilizzate per l'accoglienza dei migranti. "Inoltre - aggiunge Cozzo- si porrebbe il problema della sicurezza perchè si verrebbe a creare una zona franca dai controlli, incompatibile con il regime di sicurezza che connota il porto".

leggi l'articolo completo