SIRACUSA. «Un braccio di ferro tra l'Ast ed il Comune è in corso, vittime inconsapevoli ma evidenti i viaggiatori dell'intera zona nord della città». A ribadirlo è il coordinatore del settore Giustizia della Funzione pubblica della Cgil, Gigi Muti che ha annunciato un esposto alla Procura in cui si segnalano i disagi subiti dall'utenza dopo la chiusura del viadotto di Targia ed il divieto di attraversamento di Belvedere da parte dei mezzi dell'Ast che ha dovuto modificare per due volte i percorsi degli autobus.
«Con l'ingresso in città attraverso contrada Fusco lungo la strada statale 124 che si collega con viale Paolo Orsi e la fermata nella zona dell'Ospedale ”Umberto I” in corso Gelone - ha specificato Muti - sono cominciati i guai per centinaia di utenti provenienti dalla zona nord della provincia. I mezzi, anziché salire per la parte finale di corso Gelone e verso viale Teracati, da lunedì scorso, quando è entrata in vigore l'ordinanza emessa dal Comune, scendono per la parte bassa di corso Gelone per poi proseguire verso il capolinea di via Rubino, nella zona della stazione». A pagarne le conseguenze anche in termini di orario, sono, così come ha spiegato Muti, i dipendenti che utilizzano il mezzo pubblico per raggiungere i posti di lavoro, come il palazzo di giustizia, gli uffici del Catasto, della Conservatoria, dell'Agenzia delle Entrate, della Questura, le scuole, ed altri uffici.
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