SIRACUSA. I fondi per il viadotto di contrada Targia restano un miraggio e non si placano i timori e le paure di tanti residenti. A parlare di una «assurdità» e di «troppa superficialità nell’affrontare un problema così grave» è Rosario Santoro, un siracusano che si è rivolto alla trasmissione radiofonica «Ditelo a Rgs» per chiedere un cambio di passo nella gestione della vicenda. «La struttura - ha ricordato l’uomo - è in condizioni pietose da tempo e da due anni l’amministrazione comunale ne ha limitato il traffico consentendo di percorrerlo solo in uscita dalla città».
Le misure prese dal Vermexio, però, non sono soddisfacenti. «La paura è tanta - ha raccontato Santoro - al punto che quando si arriva alla fine del viadotto si tira un sospiro di sollievo. Non è possibile tenere un comportamento così superficiale davanti a una situazione che potrebbe provocare una vera e propria tragedia. L’amministrazione comunale non può affrontare la situazione in maniera così distaccata, quasi irriverente».
A intervenire sulla vicenda è stato Alfredo Foti, assessore comunale ai Lavori pubblici. «Non è vero che siamo rimasti con le mani in mano - dice Foti -. Ci sono stati sit-in e raccolte firme alle quali ho partecipato come consigliere comunale. Ma c’è soprattutto il piano di intervento per l’allargamento della bretella che si trova accanto al viadottoed è stata utilizzata negli ultimi due anni per il traffico in entrata». Il progetto è pronto e Foti fornisce anche un vero e proprio cronoprogramma. «Il 3 settembre è il termine ultimo per la presentazione delle offerte -. Pochi giorni dopo, il 7, contiamo di avviare la gara per l’affidamento dei lavori che vogliamo consegnare a ottobre».
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