AUGUSTA. «Questa città è stata la più grande scuola della mia vita, devo a molti di voi la mia vita professionale, da qui prendo ispirazione per ogni personaggio che racconto fino all'ultimo spettacolo teatrale con cui giro da quasi un anno tutta Italia e se mai un giorno tornasse un cine-teatro mi propongo come direttore artistico».
Una vera "dichiarazione" d'amore per la sua Augusta, dove ha vissuto prima di spiccare il volo per diventare uno dei volti amati del cinema italiano quella di Peppe Fiorello, ”con la P perchè Beppe mi chiamano a Milano”, ha precisato. Sabato sera ha deliziato il pubblico dello «Shortini film festival», la rassegna di corti che si è svolta per 4 giorni alla villa comunale, organizzata dall'associazione culturale «Quattro terzi», importante contenitore culturale della città. In giro insieme a moglie e figli per le vacanze, il più piccolo di casa Fiorello non ha voluto mancare al festival accolto da applausi, da tante gente che lo attendeva e dagli emozionati Jessica Spinelli e Luca Sanseverino, rispettivamente presidente di Quattro terzi e direttore artistico di Shortini. «Augusta la amo tantissimo anche se - ha aggiunto - non tutti qui credevano in me. Il mio sogno era irrealizzabile perchè non concordava con il mio carattere chiuso, ma poi ho capito che interpretare un personaggio e raccontare una storia mi nascondeva».
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