SIRACUSA. L'ex presidente dell' «Ente scuola - Cassa edile» di Siracusa Paolo Pizzo è stato denunciato per appropriazione indebita dalla Guardia di finanza perchè, secondo quanto accertato, si sarebbe appropriato indebitamente di circa 450 mila euro dell'Ente, che sarebbero stati trasferiti nei conti correnti della figlia e del genero. Ai suoi due familiari, ora indagati per riciclaggio, i militari hanno sequestrato beni mobili ed immobili e conti correnti. L'operazione è stata denominata «Mutua assistenza edile». Le Fiamme Gialle hanno eseguito un provvedimento emesso dal gip Patricia Di Marco. Le indagini, coordinate dal Procuratore della Repubblica Francesco Paolo Giordano e dirette dal sostituto procuratore Antonio Nicastro, sono state condotte dalla Compagnia di Siracusa. La Cassa edile è un ente paritetico fra le organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro, istituito dalla contrattazione collettiva per gli addetti del settore edilizio che eroga benefici e provvidenze. Provvede al pagamento di alcune prestazioni economiche relative a specifici istituti contrattuali ed eroga diversi trattamenti di carattere assistenziale e mutualistico. Il finanziamento delle prestazioni è completamente a carico degli iscritti e non vi è alcuna integrazione da parte dello Stato o di altri enti pubblici. Secondo quanto accertato dalle indagini l'indagato, apponendo la firma falsa del vice presidente sulle distinte di richiesta di emissione degli assegni circolari - condizione necessaria per operare sul conto corrente dell'ente - è accusato di aver prelevato delle somme dal conto corrente intestato all' «Ente scuola edile Siracusana», distraendole a favore di alcune società riconducibili ai propri familiari.