SIRACUSA. La Guardia di finanza di Siracusa ha notificato la conclusione delle indagini a 16 indagati (l'ipotesi di reato è truffa aggravata e falso ideologico) nell'inchiesta che coinvolge l'Inda, l'Istituto nazionale del dramma antico, dopo che lo scorso 17 luglio altri 7 provvedimenti erano stati notificati ad altrettanti indagati per associazione a delinquere. L'attività investigativa, coordinata dal procuratore capo di Siracusa Francesco Paolo Giordano e diretta dal pm Magda Guarnaccia, è scaturita da una segnalazione dell'assessorato regionale al Turismo su contributi europei concessi dal 2009 al 2010. Gli indagato sono funzionari dell'Inda, della Regione siciliana e un revisore contabile. L'accusa è quella di non aver osservato le prescrizioni richieste dal bando di partecipazione al finanziamento, consentendo all'Inda di incassare oltre 2 milioni di euro per le rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa nelle due stagioni. Questi gli indagati: Roberto Visentin (presidente pro-tempore della Fondazione Inda, nonché ex sindaco di Siracusa); Enza Signorelli (in qualità di consigliere delegato); Fernando Balestra (sovrintendente); Vanessa Mascitelli e Corradina Riccioli, responsabili organizzativo e amministrativo; il revisore contabile Silvia Lombardo e i funzionari della Regione siciliana Dorotea Maria Piazza, Elio Carreca, Giacomo Currò, Sonia Navarra, Tiziana Caccamo, Sergio Scaffidi, Marco Salerno, Margherita Modica, Carmen Cusmà e Maria Concetta Glorioso.