SIRACUSA. Nuovi interrogatori per la Digos e una seconda proroga in arrivo per l’ispettore nominato dalla Regione. Anche se sotto traccia, prosegue senza sosta l’inchiesta sulla vicenda «Gettonopoli» sia da parte della Procura che di Francesco Riela, l’ispettore voluto dall’assessorato regionale alle Autonomie locali. Sembra dunque che lo scandalo scoppiato nei mesi scorsi, dopo la denuncia del Movimento 5 stelle, abbia ancora molto da dire. Gli uomini della Digos, guidati da Vincenzo Frontera, stanno proseguendo il lungo e approfondito esame di tutta la documentazione sequestrata negli uffici al quarto piano di palazzo Vermexio. Tra quei verbali e i fogli presenza, gli investigatori stanno cercando di capire se siano state violate le norme legate al pagamento dei gettoni di presenza e ai rimborsi per i datori di lavoro. La novità degli ultimi giorni è che gli uomini della Digos avrebbero deciso di far partire una nuova serie di interrogatori per definire meglio tutti gli aspetti della vicenda e chiarire il quadro da trasmettere poi alla Procura. Il nodo di tutta la vicenda è capire se i gettoni di presenza pagati quando capigruppo o loro delegati hanno partecipato a commissioni delle quali non facevano parte siano stati legittimi o meno.