SIRACUSA. Ha varcato il portone del palazzo di giustizia per presentare un’istanza. Una richiesta in Procura, quella depositata dall’avvocato Cristian Leonardi, per conoscere i risultati della perizia del medico legale che ha eseguito l’autopsia sul corpo senza vita di Eligia Ardita, l’infermiera di 35 anni, morta il 19 gennaio in circostanze misteriose. Insieme a lei, è deceduta la piccola Giulia, la figlia che portava in grembo, il cui cuoricino ha smesso di battere in ospedale nel corso di un disperato tentativo dei medici di tenerla in vita. I genitori della donna, insieme al legale, ritengono che in quell’autopsia ci sia la chiave per capire in che modo sia deceduta Eligia Ardita ma, nonostante l’esito dell’esame sia stato depositato in tribunale, a disposizione del sostituto, Madga Guarnaccia, titolare dell’inchiesta, i risultati non sono ancora noti, almeno alle parti. E sorgono dubbi sulla prima ricostruzione, quando si era ipotizzato che il ritardo dei soccorsi avesse dato un contributo importante al decesso dell’infermiera dell’ospedale «Umberto I». E nel registro degli indagati erano, infatti, finiti il medico e l’infermiere del «118», nonché il ginecologo della donna ma lo sfondo, con il passare delle settimane, starebbe assumendo contorni diversi.