NOTO. I caldi giorni del vecchio, e solo a tratti mitigato, campanilismo tra Noto e Avola sembrano tornati. Al centro della disputa ancora e sempre (chissà sino a quando) la vicenda sanità nel profondo sud della provincia di Siracusa con la rimodulazione dei due ospedali. Le ultime pronunce sembrano oscurare i sereni rapporti esistenti fino a qualche giorno fa tra il sindaco Corrado Bonfanti (Noto) e Luca Cannata (Avola), quando i due partecipavano insieme agli incontri promossi nelle rispettive città proprio per sostenere la bontà del programma messo in piedi dall’assessorato regionale. Poi qualcosa si è rotto e i primi sintomi si sono avvertiti lo scorso mese quando, su iniziativa del Pd di Noto, nella città barocca è andata in scena l’ennesima puntata del controverso capitolo. Un ritorno al passato? Le basi ci sono, la cronaca lo conferma: il sindaco di Avola non ha gradito la presa di posizione del collega di Noto, ossia l’aver apposto la firma al ricorso presentato al Tar da alcuni movimenti cittadini contro il decreto regionale del gennaio 2014 che destina all’ospedale Di Maria i reparti oggi presenti al Trigona.