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Caritas, don Tarascio: «A Siracusa povertà dilagante»

Oltre 1.500 persone, in 5 mesi, si sono rivolte ai 4 centri d’ascolto aperti in città. Molteplici i problemi: dalla mancanza di reddito agli sfratti

SIRACUSA. Una casa di 80 metri quadrati con dentro 23 persone. È la foto dell’emergenza povertà emersa dal progetto «Rifondiamoci» portato avanti dalla Caritas diocesana e finanziato con risorse dell’«8xmille» e dell’arcidiocesi. L’iniziativa è partita a maggio dello scorso anno e ha visto impegnati 40 volontari per la gestione di quattro centri d’ascolto in tutto il territorio urbano: Ortigia, Casa della carità, San Metodio, Mazzarona. L’obiettivo è stato quello di sostenere le fasce più deboli della popolazione attraverso non solo l’attività degli sportelli d’ascolto ma anche con interventi di supporto psicologico-relazionale, sostegno al reddito e orientamento.

«Il progetto ci ha consentito di avvicinarci a persone che di solito non si avvicinano a questi sportelli d’ascolto - ha spiegato don Marco Tarascio, responsabile Progetti della Caritas -. Sono emerse situazioni non solo di povertà assoluta ma anche latente, da parte di chi ha perso il lavoro, magari a 50 anni, e adesso non sa come andare avanti». E sono anche emerse situazioni al limite con più nuclei familiari che decidono di abitare nella stessa casa per risparmiare sulle spese arrivando a situazioni dove in un alloggio di 80 metri quadrati vivono 23 persone.

 

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