SIRACUSA. Assoluzione per non avere commesso il fatto. A distanza di dieci anni dall'esordio della vicenda giudiziaria si è concluso con un verdetto ampiamente liberatorio per gli imputati il processo per corruzione, turbativa d'asta, peculato e abuso in atti d'ufficio legati ad appalti del Comune scaturito dall'operazione condotta l'8 febbraio 2006 dalla Guardia di Finanza denominata «Ceralacca».
La sentenza è stata pronunciata ieri mattina dal tribunale collegiale nei confronti di Paolo Rina, investito dalla bufera giudiziaria in qualità di dipendente comunale, Claudio Carrubba, imprenditore, e Vincenzo Bartoluccio, anch'egli all'epoca dei fatti collaboratore amministrativo del Comune, quest'ultimo finito sotto inchiesta per presunti vantaggi personali ricavati con lavori edili fatti eseguire nella sua abitazione.
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