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Santa Lucia, una festa con lo sguardo ai migranti

SANTA LUCIA. Una festa con lo sguardo rivolto verso il mare e le braccia pronte ad accogliere. Sarà il cardinale Francesco Montenegro, vescovo di Agrigento, a presiedere la solenne celebrazione eucaristica domenica, nel giorno della trecentosessantanovesima festa del Patrocinio di Santa Lucia. Il tema scelto per quest' anno è «...Ero forestiero e mi avete accolto...» e non a caso domani sera, in Cattedrale è anche previsto un incontro proprio sul tema dell' immigrazione curato dalla società di servizi «Kairòs». «La Patrona non poteva restare insensibile davanti a tanta sofferenza - ha detto Pucci Piccione, presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia -.Abbiamo voluto fortemente parlare e riflettere sul tema della migrazione proprio per questa ragione».

La festa è entrata nel vivo con la traslazione del simulacro nell' altare maggiore della Cattedrale, alle 11,45. Alle 19 l' arcivescovo Salvatore Pappalardo celebrerà la messa al termine della quale è previsto l' incontro «Ero forestiero e mi avete accolto». Domenica mattina, alle 12 Montenegro officierà il pontificale della Patrona e al termine inizierà la tradizionale processione verso la chiesa di Santa Lucia alla Badia con il lancio delle colombe e il discorso dal balcone di Pappalardo. Tanti gli eventi culturali come l' inaugurazione di una lapide in Cattedrale per ricordare il ritorno del corpo di Santa Lucia, lo scorso dicembre e l' inaugurazione di una edicola votiva e della mostra «Luce stellare» di Paolo Scirpa e curata da Ornella Fazzina. Mercoledì è prevista la riapertura al culto della chiesa di Santa Maria della concezione in via Roma. Tra gli eventi culturali anche un numero unico che racconta il ritorno delle sacre reliquie della Patrona. «Sarà un' occasione- ha detto monsignor Sebastiano Amenta per continuare a riflettere su questo evento così importante e carico di significato».

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