NOTO. L'impegno in politica non manca: è forte e incisivo. È quello di "Insieme si può fare", il neo costituito movimento cittadino, che ha una sua precisa connotazione sociale oggi destinata, più di ogni altra cosa, a dare sostegno ai meno abbienti della città. Dopo lo sportello legalità, attivo via email e fax per segnalare abusi e episodi poco chiari, il gruppo, che tra i suoi fondatori conta due ex assessori comunali (Giuseppe Cannazza e Massimo Napoletano), da qualche settimana ha lanciato il progetto "Un pasto per tutti" che ha tra i destinatari i più bisognosi. Un progetto che si propone di contrastare la povertà e che in un momento di grande e grave difficoltà si offre come conforto per il corpo e lo spirito. Una squadra di volontari da qualche giorno si occupa della raccolta di generi alimentari da distribuire alle famiglie netine più bisognose. Il gruppo si è dotato di una solida struttura: a operare, con grande disponibilità, sono un sacerdote, don Ottavio Ruta, penitenziere della Basilica Cattedrale, e i fratelli Carpenzano, titolari di due supermercati della città. All'attuazione del progetto sono state chiamate anche le comunità parrocchiali della città, alle quali spetta individuare le famiglie che hanno maggiori esigenze.