AUGUSTA. Il decreto di scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose e della criminalità organizzata e tutti gli atti precedenti sono legittimi. Lo ha stabilito la terza sezione del consiglio di Stato di Roma, che si è riunita in camera di consiglio presieduta da Giuseppe Romeo e composta dai consiglieri Bruno Rosario Polito, Dante D'Alessio (estensore), Silvestro Maria Russo e Alessandro Palanza, che hanno respinto il ricorso presento lo scorso anno dall'ex sindaco Massimo Carrubba e dagli ex consiglieri comunali Roberto Conti, Silvia Belfiore, Giulio Morello, Salvatore Ponzio, Agata Sortino, Francesco Sessa e Giuseppe Ramaci, difesi dagli avvocati Andrea Scuderi ed Emiliano Luca, mentre l'avvocato dello stato era Tito Varrone.
Venerdì scorso è stata depositata la sentenza in cui la sezione ricorda "che lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose costituisce una misura straordinaria di prevenzione e non ha la natura di provvedimento sanzionatorio non avendo finalità repressive nei confronti di singoli, ma ha la scopo fondamentale di salvaguardare la funzionalità dell'amministrazione pubblica".
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia