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Aumenti Tarsu illegittimi a Pachino, comune condannato

Decisione della commissione tributaria regionale che ha dato ragione ai ricorrenti. In 190 avranno diritto a ottenere un rimborso

PACHINO. L'ex deputato regionale Giacchino La Corte, dopo tre anni vince il ricorso contro l'aumento del 60% della Tarsu, la vecchia imposta sui rifiuti. L'ente comunale, così come stabilito dalla commissione tributaria regionale dovrà risarcire 190 utenti. Si conclude così la vicenda Tarsu, l'imposta locale aumentata del 60%, dall'ex primo cittadino Giuseppe Campisi e poi revocata dall'amministrazione Bonaiuto. La decisione di Campisi a quanto pare, sarebbe dipesa dalla chiusura della discarica di Costa Sant'Ippolio, chiusura che portò l'ex sindaco ad imporre, tramite ordinanza sindacale, l'aumento Tarsu sui cittadini pachinesi, senza passare per l'approvazione in seduta di consiglio comunale come previsto dalla legge e nonostante il decreto "Salva famiglie", attuato dall'ex premier Silvio Berlusconi, impedisse l'aumento di qualsiasi tributo anche locale.  Fu allora che La Corte, considerando tale decisione illegittima, ritenne opportuno opporsi fondando un comitato e cercando il dialogo con l'amministrazione comunale. Tra le parti non vi fu nessuna interlocuzione, motivo per il quale fu presentato con l'avvocato Giuseppe Sena il primo ricorso cumulativo di tutti gli utenti che non erano d'accordo all'aumento, in commissione tributaria provinciale.

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