Siracusa

Venerdì 22 Novembre 2024

Rifiuti, la commissione d'inchiesta conclude la missione a Siracusa

SIRACUSA. La Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti conclude con Siracusa, dopo Messina e Ragusa, la terza missione in Sicilia. La delegazione, guidata dal vice presidente Stefano Vignaroli, era composta dai senatori Paolo Arrigoni, Giuseppe Compagnone e Bartolomeo Pepe e dai deputati Stella Bianchi, Renata Polverini, Michela Rostan e Alberto Zolezzi. I parlamentari hanno approfondito la situazione della gestione dei rifiuti urbani delle province di Messina, Siracusa e Ragusa e dei siti d'interesse nazionale interessati dalle attività di bonifica. Sono state visitate le discariche di Mazzarà Sant'Andrea e di Siculiana, i Sin di Milazzo, di Gela e di Priolo. In particolare a Siracusa si è parlato delle contaminazioni - e delle relative bonifiche - delle aree delle industrie petrolchimiche e del cemento, che occupano diversi chilometri di costa. È emerso che a Priolo le diverse fasi della bonifica hanno sofferto tempi d'intervento inadeguati, con comportamenti non sempre trasparenti. Ne sono derivate diverse inchieste della magistratura, che hanno puntato a definire le responsabilità personali e dei gruppi industriali coinvolti. Dal procuratore di Gela Lucia Lotti è emerso che gli impianti hanno sofferto un graduale e sostanziale abbandono, con un impatto grave sul territorio, tanto da far ipotizzare il disastro ambientale. La Procura di Gela ha rilevato, tra l'altro, uno stato di forte compromissione delle falde acquifere e il mancato funzionamento di impianti di recupero costati diversi milioni di euro. La Procura di Siracusa ha evidenziato come la frammentazione delle competenze in materia di intervento nei siti contaminati sia un problema centrale, accanto alla già evidenziata difficoltà nell'intervento giudiziario. L'Asp di Siracusa ha confermato la relazione diretta tra l'inquinamento.

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