CATANIA. La Direzione investigativa antimafia (Dia) di Catania sta sequestrando beni per 2,5 milioni di euro all'imprenditore Francesco Pasqua, di 55 anni, di Augusta, che opera nel settore del movimento terra e del trasporto merci conto terzi. Il provvedimento è stato emesso dalla sezione misure patrimoniali del Tribunale di Siracusa su proposta del direttore della Dia, il generale Nunzio Antonio Ferla, in sinergia con la Dda della Procura di Catania, coordinata da Giovanni Salvi.
I beni sequestrati a Francesco Pasqua sono terreni, due ville e due appartamenti ad Augusta e Scordia, un magazzino, sempre ad Augusta, autovetture, autocarri, conti correnti e altri rapporti finanziari. La Dia ha eseguito nei confronti dell'uomo e del suo nucleo familiare minuziosi e complessi accertamenti patrimoniali. Il sequestro, finalizzato alla successiva confisca dei beni, è stato eseguito dalla Dia di Catania, guidata dal 1° dirigente della polizia Renato Panvino, in ragione di un decreto del Tribunale di Siracusa - Sezione Penale - emesso a seguito di una proposta di applicazione di misura di prevenzione personale e patrimoniale formulata ad direttore della Dia, il generale Nunzio Antonio Ferla, in sinergia con la Dda della Procura di Catania, coordinata da Giovanni Salvi.
Francesco Pasqua nel febbraio dello scorso anno era stato arrestato nell'ambito dell'operazione "Prato Verde" per associazione mafiosa, con l'accusa di far parte del clan Cappello ed in particolare gruppo cosiddetto del "Carateddu", diretto da Orazio Privitera e Sebastiano Lo Giudice. Pasqua è inoltre attualmente imputato davanti al Tribunale di Siracusa con l'accusa di aver favorito la latitanza di Orazio Privitera, ritenuto capo del gruppo criminale
Caricamento commenti
Commenta la notizia