SIRACUSA. Sarebbe stato ucciso per contrasti tra "gruppi rivali per la contesa del monopolio dell'attività criminosa" nella zona Paolo Forestieri, 25 anni, assassinato il 28 marzo scorso a colpi di fucile a Portopalo di Capo Passero, mentre, accompagnato dalla madre, entrava in un locale per partecipare alla festa di compleanno della convivente.
E' quanto emerge dalle indagini della polizia di Stato di Siracusa che ha fermato i tre presunti autori del delitto: Luca Matarazzo, di 23 anni, Fabrizio Dipasquale, di 24, e Enrico Dimaiuta, di 23. Determinanti per risalire all'identità dei tre giovani sono stati i rilievi della scientifica che ha sequestrato 2 borre, pezzi in plastica della cartuccia, trovate dentro l'auto di Forestieri, e frammenti in piombo deformati.
Grazie ad alcune immagini degli impianti di video sorveglianza presenti in alcuni punti del tratto stradale interessato, agenti della squadra mobile di Siracusa e del commissariato di Avola sono riusciti a risalire all'auto utilizzata per compiere il delitto, ovvero una Toyota Yaris di proprietà di uno degli indagati. Secondo fonti della Questura, i tre, sentiti dal sostituto procuratore Grillo, alla presenza dei loro legali, avrebbero confessato.
Il dirigente del commissariato di Pachino, Paolo Arena, che ha coordinato le indagini sull'omicidio di Paolo Forestieri, conferma che non ci sarebbe stata la volontà di uccidere; piuttosto doveva essere un'azione per intimidire il gruppo rivale. Appena Forestieri è sceso dall'auto, la Toyota Yaris sulla quale viaggiavano Luca Matarazzo, Fabrizio Dipasquale ed Enrico Dimaiuta è sfrecciata davanti al locale e sono stati esplosi i tre colpi di fucile: il primo ha raggiunto la vittima, gli altri due hanno colpito i finestrini dell'auto a bordo della quale si trovava la madre di Forestieri. I tre sono accusati di concorso in omicidio premeditato, tentato omicidio nei confronti della madre di Forestieri, e detenzione e porto illegale di fucile.
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