SIRACUSA. Annunciano iniziative di protesta se non verranno adottate misure urgenti per sanare la carenza di organico negli uffici magistrati, avvocati ed il personale che opera a supporto dei giudici al palazzo di giustizia di viale Santa Panagia. Nei fatti la macchina giudiziaria in città si è già inceppata e la paralisi è scongiurata solo dalla buona volontà di quanti operano negli uffici in quanto le ”scoperture” hanno superato il 50 per cento del personale in servizio. Situazione critica che già nei mesi scorsi era stata segnalata in città e che è andata ad aggravarsi con la chiusura delle sedi distaccate del tribunale, Augusta, Lentini e Avola, ed il trasferimento in blocco nel ”palazzaccio” dell'attività che in quegli uffici giudiziari veniva condotta.
In quest'ultimo caso si tratta non soltanto di assicurare il giusto iter a migliaia di fascicoli che dalle cancelleria devono approdare nelle aule dei giudici monocratici per la celebrazione dei processi, con citazioni di testi, imputati e consulenti, annunci di rinvii e altro, ma anche l'attività a ritroso, dall'aula alla cancelleria, con lo ”scarico” delle sentenze pronunciate ogni giorno dal singolo magistrato e complessivamente dell'udienza. In mancanza di personale il più delle volte quest'ultima attività non può essere assicurata in quanto lo stesso cancelliere il giorno successivo si trova impegnato in una nuova udienza con un altro giudice monocratico. Ciò è quanto emerge quotidianamente al collegio penale e al giudice monocratico.
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