SIRACUSA. Hanno ”sequestrato” per poco meno di un’ora gli operatori di un centro di accoglienza in contrada Spalla, alle porte della città. Una ventina di stranieri, arrivati a bordo delle numerose carrette del mare approdate sulle coste della provincia e della città, hanno inscenato una protesta, dai toni comunque pacifici, chiudendo prima i cancelli della struttura e poi schierandosi a muro per impedire l’uscita dei dipendenti. È accaduto nel pomeriggio di ieri, intorno alle 17, orario in cui sono arrivate le richieste di intervento al centralino della polizia. Secondo alcune fonti investigative, il problema consisterebbe nella mancata erogazione dei soldi, probabilmente i pocket money di 2.50 euro giornalieri, che spetterebbero agli ospiti. A quanto pare, mancherebbero alcune spettanze, fatto sta che, trovandosi senza denaro in tasca, hanno deciso di farsi sentire, alzando il livello della protesta. Non si sono accontentati di una sfuriata verbale, decidendo, dunque, di chiudere i cancelli, a testimonianza del loro disagio. Non appena hanno visto le auto della polizia, gli stranieri hanno aperto i cancelli: la vicenda sembrava ormai chiusa, evidentemente gli ospiti devono averci ripensato, ritenendo che era necessario far giungere il loro messaggio in modo inequivocabile.