SIRACUSA. Ci sono voluti due mesi di indagini per inchiodare gli altri due componenti del gruppo, composto da tre giovani, autori di una raffica di furti in Ortigia. I carabinieri si sono presentati nell’abitazione di due fratelli, Gianluca e Giuseppe Ganci, 29 e 36 anni, con qualche precedente penale, per notificargli le ordinanze di arresto spiccate dal giudice per le indagini preliminari del tribunale, Patricia Di Marco. I presunti ladri, finiti ai domiciliari, sono cugini di Francesco Lauretta, 22 anni, fermato dai militari della stazione di Ortigia nelle ore successive al furto commesso il 6 dicembre scorso alla pizzeria, «La Volpe e l’uva» nel cuore di piazza Duomo. Ad incastrarlo sarebbero state le telecamere di sicurezza che hanno consentito agli inquirenti di riconoscerlo e nel corso del suo interrogatorio, al palazzo di giustizia, avrebbe ammesso le sue responsabilità in altri colpi. E le sue rivelazioni, insieme ai filmati, hanno spianato un’autostrada ai carabinieri, al comando del maresciallo Santo Parisi, per identificare i suoi complici. Tutti quanti sono accusati di aver ripulito, oltre alla pizzeria «La Volpe e l’uva», i due bar di piazza Duomo, il ristorante «Il tempio di Atena» in via Santa Teresa, ed il bar «Le Antiche Siracuse» all’angolo tra via Roma e via Maestranza. Una sequenza di furti capace di creare non pochi allarmi tra i commercianti del centro storico, che, non solo hanno perso buona parte degli incassi, nel complesso oltre 4 mila euro, ma sono stati anche costretti a sborsare altri soldi per riparare i danni causati dai ladri. ALTRE NOTIZIE NEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA