SIRACUSA. Centro storico bloccato ieri per tre ore, auto costrette ad uscire dal ponte Santa Lucia e operai ecologici dell'Igm pronti a proclamare lo sciopero nella raccolta dei rifiuti a partire dal 26 febbraio. I lavoratori insieme a Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Filas, Fiadel e Cobas sono scesi in strada per contestare il bando varato dall'amministrazione comunale. Una protesta con striscioni e cartelli che ha paralizzato Ortigia, provocando anche forti tensioni con gli automobilisti rimasti in fila in attesa del passaggio del corteo che si è mosso dal cantiere di viale Ermocrate, attraversando corso Umberto, piazza Pancali, largo XXV luglio e corso Matteotti fino a piazza Archimede dove i lavoratori sono rimasti in sit-in davanti alla sede della Prefettura. «Quel bando va revocato perché non garantisce la continuità occupazionale e il mantenimento delle mansioni che da oltre venti anni abbiamo all'Igm e non tiene conto del contenuto del contratto di categoria - ha spiegato uno dei lavoratori Giorgio Fazio - siamo delusi da questa amministrazione comunale che anche ieri si è sottratta al confronto e finora non ci ha tutelato. Lo sciopero è inevitabile ed oggi decideremo insieme quale percorso intraprendere».
I sindacati contestano anche il nuovo bando per l'affidamento dei servizi per il verde pubblico illustrato la scorsa settimana dal sindaco Giancarlo Garozzo insieme all'assessore Teresa Gasbarro. «Si è fatto riferimento in quel bando ad otto unità del bacino di Igm da inserire attraverso l'affidamento alle cooperative - ha detto il coordinatore provinciale della Filas, Giuseppe Caruso - il servizio non si può sdoppiare. La situazione sta diventando critica e difficilmente potremo evitare lo sciopero a partire dal 26 febbraio. Inoltre vogliamo rivolgerci alla Magistratura chiedendo di fare chiarezza su entrambi i bandi che sono stati presentati dal Comune».
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