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Avola, la sparatoria al pronto soccorso: fratture multiple per un ciclista

AVOLA: La sala d'attesa del pronto soccorso dell'ospedale "Di Maria" è tornata ieri alla funzionalità, dopo il ripristino dei vetri delle porte e dello sportello "triage" sfondati l'altro ieri pomeriggio dai proiettili esplosi con un fucile da Corrado Scala, il pregiudicato avolese poi arrestato dopo la fuga in auto dai carabinieri. La sala d'attesa era stata interdetta al pubblico e ai sanitari per i rilievi effettuati dagli investigatori.  La tensione tra il personale sanitario però resta al massimo mentre la direzione sanitaria starebbe valutando la possibilità di creare un posto di guardia fisso. Il pregiudicato avolese, secondo il parere di quanti si trovano sul posto, appariva avvolto dai fumi dell'alcool e con l'arma in mano avrebbe potuto commettere una strage.  Così come ha rischiato davvero la vita il ciclista investito dallo stesso pregiudicato, dopo la sua fuga in auto dall'ospedale, sulla S.P. 38, in prossimità dell'Ippodromo del Mediterraneo, ricoverato nel reparto di ortopedia dell'Umberto I di Siracusa con fratture multiple in tutto il corpo. L'uomo nei prossimi giorni dovrà subire un intervento chirurgico al polso e al braccio. Gli amici del ciclistica amatoriale, Angelo P., 51 anni, residente a Solarino, sono certi che per la dinamica dell'incidente è stato miracolato: colpito in pieno dall'Alfa "159" guidata da Scala. I medici dell'ospedale gli hanno riscontrato diverse fratture al polso, braccio e clavicola.

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