SIRACUSA. Il pubblico ministero Magda Guarnaccia ha ipotizzato i reati di procurato aborto e lesioni colpose in relazione alla morte dell'infermiera di 35 anni Eligia Ardita, deceduta la scorsa settimana assieme alla piccina che portava in grembo da otto mesi, per la quale sono state iscritte nel registro degli indagati tre persone, due medici ed un sanitario. Il magistrato ha dato incarico ad un perito di eseguire una consulenza tecnica sulla "scatola nera" dell'ambulanza del 118 intervenuta dopo la richiesta di soccorso sporta dal marito della puerpera. Sono stati i familiari della vittima, in particolare il marito dell'infermiera Christian Leonardi, a sollecitare tutti gli accertamenti tecnici, compreso l'esame autoptico, per sgomberare il campo da ogni dubbio e accertare se si poteva salvare almeno la vita della piccola di otto mesi che l'infermiera portava in grembo. La perizia sulla scatola nera dovrebbe svelare alcuni dati che riguardano non solo le comunicazioni con la centrale anche anche gli spostamenti effettuati dall'ambulanza, cioè il percorso effettuato, le strade percorse e per quanto tempo il mezzo è rimasto fermo in un determinato posto. Da queste prime battute sembra che l'attenzione degli investigatori sia concentrata sui soccorsi e sulla loro tempestività. ALTRE NOTIZIE SUL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA OGGI