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Siracusa, l'assedio dei parcheggiatori abusivi

Con la demolizione del ponte dei Calafatari aumentati gli spazi presidiati dagli «abusivi». Il comandante dei vigili, Correnti: «Ricevute tante richieste di intervento»

SIRACUSA. In tre a Riva Forte Gallo, a ridosso dell’ex ponte dei Calafatari, uno nell’area dell’ex carcere borbonico, altri in alcuni punti del Lungomare. E tutti quanti ”agguerriti” nel chiedere i soldi agli automobilisti in cerca di un posto per fare una passeggiata in Ortigia o magari fare delle commesse. E nelle grinfie dei parcheggiatori sono finiti proprio ieri mattina due dipendenti del Comune, incaricati di sistemare la nuova segnaletica. Anche a loro è stato chiesto di versare un ”contributo” per la sorveglianza del veicolo ”ma siamo stati chiamati immediatamente e così abbiamo allontanato quell’uomo” spiega il comandante della polizia municipale, Salvatore Correnti, che non nasconde il problema e proprio a Riva Forte Gallo si sta verificando una recrudescenza del fenomeno. «Senza il ponte dei Calatafari – dice il comandante della polizia municipale, Salvatore Correnti – si è creata una zona di sosta che è diventata appetibile non solo per gli automobilisti ma anche per questi parcheggiatori. Infatti, abbiamo ricevuto, in questi ultima giorni, tante richieste di intervento». Ma è quello che accade, ogni giorno, nella cintura esterna del centro storico dove, insomma, è possibile lasciare il proprio mezzo senza correre il rischio di incappare nelle multe della polizia municipale. Offerta ”libera” anche se il prezzo dei parcheggiatori abusivi non va mai sotto le due euro e così non resta che decidere: pagare il ”pizzo” oppure allontanarsi e trovare un posto libero altrove. Un altro spazio sotto il controllo dei parcheggiatori è quello a Riva Nazario Sauro, alle spalle dell’ex palazzo delle Poste ma il punto più alto si è toccato nell’area vicina all’ospedale «Umberto I», quella in cui ci sono le strisce blu, quelle a pagamento. Nemmeno questo scoraggia gli abusivi, anzi uno di loro si è inventato un sistema che è stato svelato dagli agenti della polizia municipale.

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