SIRACUSA. Due lettere inviate all'assessore regionale alla Formazione, Mariella Lo Bello ed all'arcivescovo Salvatore Pappalardo. I trentadue operatori della formazione professionale licenziati dall'«Enfap» che occupano ormai da oltre un mese la sede di via Brenta per protestare contro i ritardi nel pagamento delle proprie spettanze attese da venti mesi e la revoca dell'accreditamento deciso dall'assessorato regionale al Lavoro. «Abbiamo deciso di portare avanti la nostra protesta con l'assemblea permanente fino alla data in cui saranno resi operativi i nostri licenziamenti - ha spiegato uno degli operatori Armando Sampietro - e non intendiamo lasciare questa sede. Siamo amareggiati perché non abbiamo avuto alcuna vicinanza dalla deputazione regionale siracusana. Abbiamo inviato già da alcuni giorni una lettera all'assessore regionale Lo Bello a cui chiediamo un confronto. Ed ora abbiamo deciso di rivolgerci anche all'arcivescovo. Alla città chiediamo di sostenere una vertenza che vede cinquantuno famiglie senza sostegno al reddito e prossimi al licenziamento dopo anni di lavoro». Una delegazione di lavoratori dell'«Enfap» è stata ricevuta anche dal prefetto Armando Gradone. Nel frattempo anche nei prossimi giorni proseguirà l'occupazione organizzata in tre turni di otto ore. I lavoratori in questa loro battaglia hanno al loro fianco le loro famiglie che garantiscono i pasti, oltre a coperte e stufe per poter trascorrere la notte all'interno della sede di via Brenta. ALTRE NOTIZIE SUL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA OGGI