SIRACUSA. Un nuovo dossier e nuove notizie negative per il territorio cittadino. Arrivano ancora una volta da Legambiente dati non lusinghieri per la qualità dell’aria. L’associazione ambientalista come ogni anno ha monitorato i capoluoghi di provincia stilando il dossier «Mal’aria» per misurare lo stato di salute delle città rispetto allo smog e alla presenza di sostanze inquinanti nell’aria. E per la città arriva una bocciatura sia sul fronte delle «Pm10» che dell’ozono. L’unica nota positiva è legata all’inizio del 2015 perché fino a questo momento la città non figura tra i centri italiani che hanno sforato i limiti previsti dalla legge, per le concentrazioni di polveri sottili. Per il resto, la città è al diciassettesimo posto tra i capoluoghi di provincia per gli sforamenti legati alle «Pm10» con 57 giorni oltre i limiti consentiti. Per l’analisi degli sforamenti è stata presa in considerazione la centralina di viale Teracati, quella che secondo quanto sostiene Legambiente, ha fatto registrare i risultati peggiori nel 2014. Altra nota negativa arriva dall’ozono con la città che si piazza al venticinquesimo posto con 48 giorni di superamento dei limiti consentiti. Guardando all’ozono il risultato è peggiore rispetto al dossier dello scorso anno quando nella classifica la posizione era la 36 e i giorni di superamento 45. L’unico dato in miglioramento è quello legato alla presenza di «No2», ossidi di azoto e ozono, prodotti in particolare dal traffico di strada. In questo caso la città passa dal trentasettesimo al cinquantatreesimo posto con un miglioramento rispetto alle concentrazioni di questa sostanza inquinante nell’aria. Sulla vicenda è intervenuto l’assessore comunale all’Ambiente Pierpaolo Coppa che proprio nei giorni scorsi ha partecipato a Roma al tavolo per il riesame dell’«Aia», l’Autorizzazione integrata ambientale. «Su questo fronte stiamo lavorando e studiando tutte la questione - assicura Coppa - anche perché non vogliamo di certo fare solo presenza e c’è da parte nostra una grandissima attenzione. Lo stesso discorso vale per l’ambiente che riguarda certamente la qualità dell’aria ma anche il sottosuolo, il traffico veicolare, le bonifiche. Proprio per questa ragione abbiamo avuto già incontri con l’”Arpa” perché ritengo sia necessario fare sistema e non lavorare singolarmente per affrontare tutti i problemi legati all’inquinamento e alla tutela dell’ambiente».