SIRACUSA. Non ha saputo resistere al desiderio di trascorrere il sabato notte nei locali del centro storico assieme a conoscenti e amici. Un ”impulso” irresistibile che è valso a procurargli un nuovo provvedimento cautelare con l'accusa di evasione: non avrebbe potuto allontanarsi dalla sua abitazione in quanto sottoposto alla misura degli arresti domiciliari. I carabinieri hanno fermato alle prime luci dell'alba di ieri il siracusano Salvatore Garofalo, 30 anni, uno dei presunti componenti del gruppo criminale dedito ai furti in abitazioni e locali del centro storico di Ortigia sgominato lo scorso 6 ottobre nell'operazione denominata «Vicolo cieco». Il giovane è stato sorpreso dai militari dell'Arma mentre faceva rientro nella sua abitazione. I carabinieri ne hanno accertato l'assenza da casa in serata e hanno deciso di tornare nuovamente nell'appartamento nella convinzione che il giovane si fosse allontanato per trascorrere la serata in giro per i locali pubblici di Ortigia. L'intuizione si è rivelata esatta. Nelle prime ore del mattino Salvatore Garofalo ha fatto rientro a casa. Pochi minuti dopo i carabinieri hanno bussato alla porta della sua abitazione. Alla vista dei militari dell'Arma, Garofalo, ha subito precisato di essere rimasto a letto, versione che, se da una parte ha trovato conferma nel letto sgualcito, dall'altra è risultata poco credibile dal momento che l'indagato si è presentato ai militari completamente vestito. ALTRE NOTIZIE NEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA