SIRACUSA. Lunghe liste di attesa per le visite specialistiche, ma anche carenza di personale in tutti i reparti degli ospedali della provincia e assistenza territoriale carente. Temi centrali della vertenza sanità ”portati in piazza” ieri mattina dalla Cgil con un sit-in all’ingresso dell’ospedale «Umberto I». Hanno distribuito volantini e parlato con i pazienti che si recavano al presidio per capire quali disagi si registrano con maggiore frequenza. Un primo traguardo, intanto, è stato raggiunto: i rappresentanti del sindacato martedì pomeriggio incontreranno il direttore generale dell’Asp Salvatore Brugaletta per illustrare tutte le criticità che ci sono nelle strutture sanitarie della provincia ”ma se le risposte non saranno esaurienti - assicurano - continueremo la nostra protesta con altre manifestazioni”.
«La nostra battaglia - spiega il responsabile Sanità del sindacato Enzo Vaccaro - è sulla dotazione organica, con questi numeri l’Asp non può garantire una sanità di livello. Il Pronto soccorso lavora con personale ridotto, mancano dieci infermieri e dodici medici. È arrivato il momento di fare squadra con la direzione generale per rivendicare una maggiore attenzione per l’intero comparto. Ma chiediamo certezze anche sulla riorganizzazione degli ospedali Avola-Noto, del Muscatello di Augusta, garanzie sull’assistenza territoriale che deve funzionare altrimenti crolla tutto il sistema». La pubblicazione della nuova rete ospedaliera diventa, quindi, il punto di partenza per il futuro della sanità in provincia: ma i posti letto previsti su tutto il territorio, secondo il sindacato, non sarebbero sufficienti e le criticità nei reparti rimarrebbero invariate. Attesa anche per la nuova dotazione organica necessaria per far ripartire i concorsi, le assunzioni e dotare così i reparti del personale necessario. Il confronto di martedì servirà anche a capire a che punto sia l’iter per il nuovo ospedale cittadino.
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