SIRACUSA. Attimi di paura sabato sera in corso Umberto, nella zona del terminal dei bus, per un allarme bomba. Nell’intera zona si sono così vissuti lunghi momenti di apprensione prima che gli uomini del Nucleo artificieri di Catania scoprissero che si è trattato solo di un falso allarme e che non era stata piazzata nessuna bomba. A far scattare l’allarme e l’intervento della polizia è stata una telefonata alla sala operativa della questura da parte di un passante che ha segnalato un borsone sospetto abbandonato nella serata di sabato vicino la fermata dei bus e l’albergo-scuola, a due passi dalla stazione cittadina. Quel borsone lasciato lì sul marciapiede, incustodito, ha messo in allarme e così è stato chiesto l’intervento delle forze dell’ordine. La chiamata è partita pochi minuti prima delle 21 e sul posto, pochi minuti dopo, sono arrivati gli agenti delle Volanti. I poliziotti, dopo aver avvistato il borsone, hanno immediatamente provveduto a chiudere tutti gli accessi alla strada e all’area dove è scattato l’allarme per evitare che chiunque potesse avvicinarsi al borsone. Dopo aver messo tutta la zona in sicurezza con alcuni posti di blocco, in corso Umberto sono arrivati gli artificieri che si sono subito messi all’opera, con grande cautela, per capire se davvero all’interno del borsone fosse nascosta una bomba. Il lavoro è andato avanti per oltre cinque ore, tenendo in apprensione anche i residenti della zona. Solo dopo le due della notte tra sabato e ieri, poi, la situazione è tornata alla normalità perché gli esperti della questura dopo essersi avvicinati al borsone e aver effettuato tutte le analisi hanno capito che si trattava di un falso allarme. Secondo quanto spiegato dalla questura, infatti, all’interno del borsone lasciato incustodito vicino il capolinea dei bus di via Rubino c’erano semplicemente degli indumenti e nessuna bomba. A quel punto, dopo il cessato allarme, la questura ha ”liberato” la zona riaperta al traffico.