SIRACUSA. Quello dell’acqua il servizio più controverso in città. Nonostante un’inchiesta per tentata estorsione ai danni della «Sai 8» ed il fallimento della stessa società con 11 persone iscritte nel registro degli indagati per bancarotta fraudolenta, la frana giudiziaria sembra inarrestabile sul servizio. E spunta un’altra indagine che vede, ancora una volta, in campo i militari della Guardia di finanza: sono stati loro, ieri mattina, a presentarsi negli uffici di palazzo Vermexio per acquisire atti e documenti sul nuovo affidamento della gestione delle rete idrica della città e di Solarino, secondo quanto trapela da alcune fonti investigative. Ad aggiudicarsi l’appalto è stata un raggruppamento temporaneo di imprese, composto dalla spagnola «Dam», che avrebbe come consulente l’ex amministratore delegato di «Sogeas», Giuseppe Marotta, e da due società romane, la «Ligean» e la «Onda», con quest’ultima che ha tra i suoi soci Luigi Martines, cognato dell’ex assessore regionale ed ex parlamentate nazionale, Fabio Granata. Nella ”corsa” per la gestione del servizio, quantificato in 16 milioni e 527 mila euro, si erano ritirate altre due imprese, la «Severn Trent Italia» e «Acquereggine», spianando, di fatto, la strada alla cordata iberica, che ha tagliato il traguardo con un ribasso d’asta dello 0,5333 per cento. «Non possiamo dire nulla – commenta il comandante provinciale della Guardia di finanza, Antonino Spampinato – perché l’indagine è in corso e potrebbero seguire degli sviluppi ma al momento preferiamo mantenere uno stretto riserbo. Abbiamo compiuto delle acquisizioni documentali negli uffici del Comune di Siracusa e dovremo fare delle valutazioni». ALTRE NOTIZIE NEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA