NOTO. Le stranezze della natura: la spiaggia di Noto Marina rivestita di granellini color oro, quella sabbia che sembra dipinta, da qualche anno si è notevolmente accorciata. Sempre di più. Si è impoverita di oltre trentacinque metri di arenile. L'amaro riscontro lo hanno registrato i diversi gestori degli stabilimenti balneari che sorgono lungo la fascia costiera che già nel 2010, in piena estate, parlarono di stagione compromessa dall'erosione del litorale. E in questi ultimi anni i titolari delle strutture sono stati costretti a ridurre di un buon cinquanta per cento le strisce di ombrelloni. Un fenomeno, quello dell'arretramento del litorale, che di recente si è aggravato sempre di più. Le stranezze della natura con il mare che a Noto Marina senza sosta continua la sua implacabile opera, scavando e trascinando via muri e costoni. L'erosione della costa e la consistente perdita di spiaggia, impoverita al punto tale da rendere impossibile la discesa a mare dalla scalinata di piazzale Lido, continuano a rappresentare un vero problema. E proprio in quest'ultimo tratto lo scorso mese per due volte, a causa della furia delle mareggiate, il costone della piazza centrale che si affaccia sulla spiaggia è venuto giù trascinando anche buona parte della protettiva ringhiera in legno e vetro. In una parola, mezza piazza inghiottita dal mare. E ora si corre ai ripari per non pregiudicare ancor di più la zona e per salvare (sino a dove non si sa) la prossima stagione estiva. "Siamo già pronti a intervenire", dice il sindaco Corrado Bonfanti che prima della fine dell'anno ha stanziato 300 mila euro per sistemare la zona e rimettere in piedi quella parete, un tempo compatta, portata via dalla furia delle mareggiate. "Alla fase di studio già portata a compimento - afferma il capo dell'amministrazione - farà seguito a breve quella della progettazione. L'obiettivo è uno solo: rispettare i tempi e farci trovare già pronti per l'apertura della prossima stagione estiva". E anche a Palermo le carte inviate da anni dal Comune sembra comincino a trovare "ospitalità". Il Pai, il Piano per l'Assetto Idrogeologico avviato in Sicilia per la pianificazione, gli interventi e le norme d'uso riguardanti la difesa dal rischio idrogeologico del territorio, prevede azioni decise di salvaguardia anche lungo il tratto di costa che collega Punta Castelluccio all'Isola delle Correnti. "L'aggiornamento del Pai sbloccato di recente dalla Regione è una straordinaria occasione che ci offre la possibilità di accelerare le procedure e intervenire con studi più approfonditi e soprattutto con maggiori risorse finanziarie", annuncia Bonfanti. Proprio così, perché è tutto il litorale ad essere compromesso dalla violenta e continua azione erosiva che da anni interessa il tratto di costa da Punta Malacala fino alla Colonia, lungo la provinciale che congiunge Noto Marina a Calabernardo. Per la difesa del litorale, proprio nel punto in cui si è verificato il crollo, si torna a puntare sui frangiflutti che ridurrebbero l'intensità del moto ondoso.