SIRACUSA. Concluso il ”giro” degli amici e dei parenti, i carabinieri starebbero rivolgendo lo sguardo su gli altri che hanno messo piede, almeno una volta, nella casa di Elvira Leone. È ancora un mistero l’omicidio dell’ex insegnante dell’istituto Nautico, trovata senza vita nel suo appartamento di piazza della Repubblica il 3 aprile scorso con ancora un filo di un abat jour legato al collo. È morta strangolata come ha accertato il medico legale, Francesco Coco, che, nelle ore successive all’ispezione cadaverica, aveva svelato la brutalità con cui l’anziana era stata ammazzata. Il guaio, sotto l’aspetto investigativo, è il tempo, perché il decesso della donna, da quanto emerge nell’autopsia, risalirebbe a 3 o 4 giorni prima della scoperta del delitto. L’altro nodo è rappresentato dall’estrema riservatezza della vittima che, stando alle testimonianze di chi la conosceva bene, incontrava pochissime persone. Badava da sola al suo appartamento, non voleva praticamente nessuno che si occupasse della sua cucina, del suo soggiorno, insomma di tutto ciò che aveva realizzato in quell’abitazione, posta all’ultimo piano di una palazzina signorile ricavata nel cuore di piazza della Repubblica. ALTRE NOTIZIE SUL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA OGGI